Si può salire sulla cupola del duomo di Firenze, la cupola più bella del mondo, con i bambini? Certamente! Noi l’abbiamo fatto e, credeteci, è stata un’esperienza spettacolare. Una gran fatica ripagata da un’emozione incredibile.
Vi raccontiamo come è andata, e vi diamo qualche consiglio per prepararvi al meglio a vivere questa splendida esperienza, per voi e per i vostri bambini.
La cupola di Santa Maria del Fiore: un gioiello di architettura
Facciamo un gioco. Chiudete gli occhi ed immaginate Firenze: qual è la prima cosa che vi viene in mente? Sarà senz’altro il duomo della città, con il suo campanile e la maestosa cupola: simbolo di Firenze e del Rinascimento. La cupola del duomo di Firenze è un capolavoro assoluto dell’arte e un gioiello di architettura. Sapevate, ad esempio, che è la più grande volta in muratura del mondo? E che ci vollero oltre quindici anni per costruirla? E sopratutto, che domina la città da quasi seicento anni?
La cupola del duomo di Firenze fu costruita tra il 1420 e il 1436 da Filippo Brunelleschi, ed infatti è conosciuta anche come la cupola del Brunelleschi. All’epoca, l’architetto compì un’opera quasi miracolosa, tentando per la prima volta di costruire una cupola senza alcuna armatura di sostegno. La soluzione che trovò è ingegnosa: la cupola è in realtà formata da due cupole distinte e sovrapposte. La cupola interna è più “tozza” e robusta, con muri spessi oltre due metri, e costituita da grandi archi tenuti insieme da costole e realizzata in mattoni disposti a “spina di pesce”. La seconda cupola, quella esterna e visibile, è invece rivestita in tegole di cotto e segnata da otto costoloni di marmo bianco. In cima alla cupola svetta una torre in marmo bianco alta ben 21 metri, con in cima una caratteristica palla di rame dorato.
Oltre ad essere uno spettacolo da fuori, la cupola del duomo è incantevole anche vista dall’interno. Più di un secolo dopo la costruzione, la volta interna della cupola fu dipinta da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. L’affresco rappresenta un grande Giudizio Universale – come quello della Cappella Sistina a Roma – ed è il più grande dipinto murale del mondo.
Salire sulla cupola del duomo di Firenze con i bambini permette di vivere due esperienze spettacolari allo stesso tempo. La prima è quella di ammirare da vicinissimo i dipinti della volta, e scoprire dei particolari che dal basso non sarebbero assolutamente visibili. La seconda è quella di poter salire i gradini che portano fino in cima, attraversando lo spazio che c’è tra le due cupole sovrapposte, per poi arrivare ad affacciarsi al balcone e godere di una vista spettacolare sulla città di Firenze.
Approfittando di un periodo di forte curiosità di Lorenzo per i grandi personaggi del Rinascimento – Michelangelo, Leonardo, Lorenzo il Magnifico – abbiamo visitato di Firenze. E ovviamente il piccoletto non ha rifiutato la proposta di salire sulla cupola del duomo, niente affatto spaventato dai 463 gradini che separano ogni visitatore dalla cima della cupola.
Come salire sulla cupola del Brunelleschi
L’ascesa verso la volta non è complicata, anche se un po’ faticosa. Muniti di biglietto, ai lati del duomo iniziano le due file parallele da affrontare per poter accedere. Da lì, inizia un turbinìo di gradini che fanno salire rapidamente verso la cima.
Ogni tanto una finestrella alle pareti ci consente di orientarci e farci capire quanto rapida è la salita per raggiungere i 114 metri di quota. E, vi assicuriamo, lo spettacolo che iniziamo ad intravedere ripaga senza dubbio la fatica che inizia a farsi sentire sulle gambe.
Dopo diverse rampe di scalini, si arriva alla base della volta della cupola, proprio ai piedi del grande affresco del Vasari che rappresenta il Giudizio Universale. La visita è disegnata in maniera da poter compiere un intero giro della volta, per poter ammirare da vicino e da tutte le angolazioni le fantastiche pitture murali. Da lassù si capisce anche quanto siano grandiose e imponenti le figure dipinte.
Superata la volta, si riprende a salire le scale, ed inizia il momento forse più suggestivo della salita. La luce non è molta, e le foto sono un po’ sfocate. Ci ritroviamo infatti nell’intercapedine ricavata dalla sovrapposizione delle due cupole, e saliamo tra i due muri. Alla nostra destra possiamo toccare l’esterno della cupola interna, e sopra la nostra testa abbiamo l’interno della cupola esterna. Ci godiamo questo bel momento e ammiriamo l’ingegno umano senza distrarci, le scale da fare sono ancora parecchie! Si sale, si sale, si sale, fino ad una ripida ma breve scala a pioli che ci disvela un panorama favoloso. Siamo finalmente arrivati in cima e possiamo affacciarci al balcone ai piedi della torre in marmo che sovrasta la cupola. Ci troviamo nel punto di osservazione più alto del centro storico di Firenze, perché anche il vicino Campanile di Giotto è più basso.
Dall’alto, la vista è meravigliosa, e spazia a 360 gradi, perché ci si può muovere tutto intorno al balcone. Possiamo vedere tutta la città di Firenze che si stende ai nostri piedi, i caratteristici tetti in mattoni, il campanile di Giotto, fino alle montagne in lontananza.
Consigli per salire con i bambini
Salire sulla cupola del duomo di Firenze è un’esperienza emozionante, per adulti e per bambini. Con qualche accorgimento riuscirete a renderla ancora più piacevole. Ecco a voi quattro consigli.
Preparare la visita
Il modo migliore per interessare i bambini a qualche esperienza è quello di prepararli adeguatamente a cosa andranno a fare, in modo da aumentare la loro curiosità. Nel nostro caso, l’idea di salire sulla cupola è nata dalla lettura di un libro per bambini su Lorenzo il Magnifico (ed. EL, collana “I Grandissimi” che vi consigliamo fortemente). Prima di partire per Firenze abbiamo “studiato” con Lorenzo una mini-guida per bambini della città, per avere ulteriori informazioni sulla storia del duomo che potessero incuriosirlo. Infine, non dimenticate di improvvisare qualche piccolo gioco o attività durante l’ascesa, per poter ingannare il tempo e dimenticare la fatica. Noi ad esempio abbiamo contato i gradini di ogni rampa per verificare se il numero fosse sempre uguale, abbiamo tentato di indovinare su cosa si affacciasse la finestrella successiva, abbiamo contato i gradini fino a cento e, perché no, scambiato qualche chiacchiera con i nostri compagni di “arrampicata”.
Biglietto salta fila
Per evitare di compiere due file distinte – una per acquistare il biglietto, l’altra per attendere il proprio turno di entrata – vi consigliamo di acquistare in anticipo i biglietti per salire sulla cupola del duomo di Firenze con i vostri bambini. Questo vi consentirà di presentarvi direttamente all’accesso per la salita alla cupola, poiché i biglietti hanno un orario e un giorno preciso di ingresso. Noi abbiamo acquistato i pass direttamente sul sito ufficiale del duomo di Firenze. Avendo a disposizione un biglietto di ingresso con indicazione di giorno e orario, è consigliabile essere puntuali. Il sito indica che è consentito un massimo di soli cinque minuti di anticipo o di ritardo rispetto all’orario di inizio visita selezionata al momento dell’acquisto. Per gli adulti il biglietto (che consente anche la visita al Campanile ed al Battistero) è di 30 euro; i bambini fino a 6 anni entrano gratuitamente, mentre dai 7 ai 14 anni il costo è di 12 euro.
Equipaggiarsi adeguatamente
Un altro consiglio, magari banale, è quello di attrezzarsi adeguatamente. All’interno del duomo, ovviamente, non avremo possibilità di acquistare nulla, pertanto è necessario munirsi almeno di una bottiglietta d’acqua o di una borraccia, soprattutto se la visita viene effettuata d’estate. A seconda dell’orario scelto, potrebbe essere opportuno portare uno snack per i bambini.
Noi siamo saliti in una fredda mattina di dicembre, e vi assicuriamo che lassù c’era un’arietta piuttosto fresca. Per evitare di non potersi godere la meritata vista dall’alto, portate con voi vestiti adeguati per “sopravvivere” al freddo o ad una eventuale pioggia.
Valutare le capacità fisiche per la salita
Nel sito del duomo si legge il seguente avvertimento: la salita è sconsigliata alle persone sofferenti di cuore, vertigini, claustrofobia e alle donne in stato di gravidanza. Sono ovviamente indicazioni di buon senso. Non stiamo parlando di affrontare una scalata alpina, ovviamente, ma salire i 463 gradini che ci separano dalla sommità della cupola potrebbe non essere alla portata di tutti – adulti e bambini. Lorenzo è salito all’età di quattro anni senza alcun aiuto – anche se poi nel pomeriggio si è concesso una lunghissima dormita! Quindi ci verrebbe da dire che la missione è faticosa, ma tutt’altro che impossibile. Tuttavia, valutate con attenzione se voi e i vostri bambini siete in grado di affrontare questa esperienza. Indicativamente, tra salire e scendere, il tempo necessario è di circa un’ora. Poter salire in tranquillità, senza eccessiva fatica o addirittura crisi di stanchezza dei bambini, renderà questa esperienza ancora più emozionante.
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