Durante una delle nostre scorrazzate su e giù per l’Italia, abbiamo visitato con i nostri bambini la splendida città di Trento. Oltre alle tappe obbligate in città, alla scoperta del Duomo, del Castello del Buonconsiglio e del bellissimo centro storico, ci siamo ritagliati un’oretta per ammirare la città dall’alto, grazie alla funicolare che collega Trento al borgo di Sardagna. Vi raccontiamo come è andata questa curiosa esperienza.
La funicolare Trento-Sardagna
La città di Trento sorge lungo il corso del fiume Adige, ed è incastonato tra imponenti montagne. Passeggiare tra le vie della città, in particolar modo a Natale, è senz’altro delizioso. Ma è altrettanto curioso ammirarla dall’alto. Per questo abbiamo dedicato un po’ di tempo durante la nostra visita a Trento per utilizzare la funicolare che collega la città al borgo di Sardagna.
Il punto di partenza della funicolare è a due passi dal centro della città, appena oltre l’Adige. Al costo di 5,00 euro è possibile acquistare il biglietto di andata e ritorno (i bambini viaggiano gratis). Il supplemento per la bici è di 2,00 euro. Le partenze, ogni quindici minuti, avvengono in contemporanea da valle e da monte. La funicolare, durante il suo tragitto di pochi minuti, vi accompagna da quota 200 metri slm di Trento a quota 600 metri slm di Sardagna, aprendovi una visuale che si fa man mano più spettacolare.
Un po’ di storia
Ci ha molto colpito la particolare storia della funivia, riportata in alcuni pannelli delle stazioni a valle e a monte. Costruita ormai cento anni fa, in un progetto piuttosto innovativo per l’epoca, la funivia è stata danneggiata da alcuni bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Valutata l’importanza del collegamento, furono subito avviati i lavori di riparazione, ma pochissimi giorni prima dell’inaugurazione, dei nuovi bombardamenti la rasero al suolo. La nuova funivia, come la vediamo oggi, è stata successivamente ricostruita nel 1952, e al di là di alcuni ammodernamenti, rimane sostanzialmente identica ad allora. Personalmente, crediamo che il fascino un po’ retrò contribuisca a rendere questa esperienza ancora più suggestiva. Una piccola chicca per gli appassionati di meccanica e costruzioni tra i più piccoli: alcuni pannelli mostrano con precisione i diversi tipi di funi che sono utilizzati dalle cabine per muoversi!
Lo splendido panorama dalla Busa degli orsi
Arrivati in cima, l’aria è più frizzantina, e la vista si fa sempre più spettacolare. Uscendo dalla piccola stazione, seguite i cartelli che indicano la “Busa degli orsi” e ammirerete un panorama che definire mozzafiato è semplicemente riduttivo.
La Busa è lo straordinario punto panoramico di Sardagna che prende il nome proprio dagli orsi, che fino agli anni Ottanta vivevano in questa zona. Da pochissimi anni, la Busa degli orsi è stata riconvertita in una spettacolare terrazza sulla città, luogo ideale per chi desidera ammirare dall’alto la bellezza di Trento.
La “Busa”, oltre ad offrire una magnifica veduta sulla città, è un luogo che ci ha affascinato perché si trova sul punto più estremo della roccia. In questo modo è stato possibile ricavare dalla roccia uno spazio a sbalzo, che permette una vera e propria immersione nel paesaggio. La struttura ha due livelli: in quello superiore è ospitato un piccolo teatro per spettacoli o concerti all’aperto. Il piano inferiore è senza’altro il più suggestivo. Scendendo le scale, sembrerà di arrivare in una vera e propria gabbia per gli orsi, con sbarre di acciaio che circondano l’affaccio su tutti i lati. L’effetto finale è proprio quello di una gabbia sospesa nel vuoto, che riproduce l’antico habitat degli orsi.
Da lassù, ve lo assicuriamo, la vista è sensazionale. Approfittatene per ammirare il panorama, respirare l’aria a pieni polmoni e ricaricare le pile. Una volta ridiscesi a valle, c’è la spettacolare Trento che vi aspetta!
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