Egitto: “viaggiando si impara”, anche in all inclusive.

viaggiando si impara Egitto

Un soggiorno in un villaggio vacanze all inclusive non è per forza sinonimo di apatia sotto l’ombrellone. Al contrario, per chi viaggia con i bambini, anche il soggiorno in un villaggio può trasformarsi in una esperienza formativa per i più piccoli. Sempre all’insegna del nostro motto: “Viaggiando si impara!”, abbiamo tirato fuori il meglio dal nostro soggiorno in resort in Egitto.

Vi confessiamo – se non l’avete ancora scoperto leggendo il blog – che in vacanza non siamo tipi a cui piace rimanere fermi molto tempo nello stesso posto. Ci piace scoprire e conoscere più posti possibili, coinvolgendo nella scoperta anche i nostri figli. Per questo normalmente evitiamo la soluzione del villaggio all inclusive. Nel caso di Marsa Alam (Egitto) abbiamo fatto uno strappo alla regola. O meglio, ci siamo arresi al fatto che lungo la costa del Mar Rosso, viaggiando con bambini, i resort sono le uniche strutture adatte. Ci siamo quindi adeguati a questa soluzione, senza arrenderci in fatto di spostamenti ed esperienze.

Vi raccontiamo qui di seguito come è andata la nostra settimana a Marsa Alam, in Egitto, dove abbiamo trascorso una settimana in un villaggio, senza per questo rinunciare ad esplorare, a conoscere il paese e vivere tante esperienze straordinarie. Aggiungiamo alcuni consigli per poter trasformare anche un soggiorno in un villaggio turistico in una esperienza formativa. Buona lettura!

Combattere l’apatia del resort: consigli pratici

Prima di raccontarvi la nostra esperienza a Marsa Alam, ci sembra opportuno fornire alcuni consigli di ordine generale, che potrete seguire in qualsiasi villaggio turistico in cui vi capiterà di soggiornare. Che sia in Egitto o altrove, lo scopo è quello di mettere in pratica una semplice ma sensazionale modalità di viaggio con i bambini: “viaggiando si impara“!

  • Documentarsi prima della partenza. Prima di prenotare è bene scegliere il resort o il villaggio turistico che più si avvicina alle proprie esigenze rispetto alla posizione, al budget, ai servizi offerti ed alle escursioni previste durante il soggiorno. Una delle nostre priorità, ad esempio, è stata la posizione del resort per poter effettuare snorkeling in autonomia, avere una spiaggia con fondale basso per nostro figlio, ed avere ampia scelta di escursioni al di fuori del villaggio.
  • Considerare il villaggio come un normale alloggio. Quando si prenota in un resort all inclusive, solitamente nel pacchetto sono comprese una miriade di attività volte all’intrattenimento e relax degli ospiti. Per trasformare un soggiorno in villaggio in un’esperienza formativa, va da sé che bisogna evitare il coinvolgimento totale in queste attività – facoltative – per far spazio ad altro. Ad esempio, rinunciate a qualche ora di baby dancing, ad interi pomeriggi nel baby club, o a lunghe sessioni di massaggi. Privilegiate, piuttosto, le escursioni proposte dal villaggio. Ovviamente, se il tempo a disposizione è parecchio, tentate di conciliare al meglio tutte le esperienze proposte.
  • Passare al desk delle escursioni. In ogni resort o villaggio che si rispetti, c’è sempre un’area dedicata alle escursioni, dove sono presentate le varie uscite che si svolgono quotidianamente. Aggiungendo un extra, è sempre possibile partecipare a queste escursioni, e fare molte esperienze nei dintorni, come ad esempio visite guidate. Nessuno vi vieta di partecipare ad altri tour ed escursioni, anche organizzati al di fuori del resort, che potrete scovare in rete, e che spesso sono più convenienti. In questo caso, prenotate un taxi e uscite liberamente dal vostro villaggio: siete in vacanza, non in prigione!
  • Valutare e programmare diverse alternative. Avere un piano B è uno dei nostri mantra. Prima di partire, piuttosto che programmare giorno per giorno le cose da fare in vacanza, preferiamo stilare un lungo elenco di cose da fare. Saranno poi lo spirito con cui ci alziamo, il meteo, l’energia o la stanchezza, a suggerirci cosa fare ogni giorno. In questo modo se dobbiamo rinunciare ad una uscita in barca perché il mare è mosso, non dovremo stare ad annoiarci nel villaggio, ma potremo attuare il nostro piano B, ad esempio la visita guidata di una città nei dintorni. Comodo, no?

Le nostre escursioni da Marsa Alam

Il modo più semplice per trasformare anche una vacanza in un resort in una esperienza formativa per i bambini, è quella di uscire dal villaggio. Quindi: escursioni, escursioni, escursioni. A meno di non essere in mezzo al nulla, i villaggi propongono sempre una discreta varietà di escursioni tra cui scegliere. E’ necessario cogliere ogni occasione per far vivere ai bambini esperienze che normalmente non potrebbero sperimentare. Per loro, infatti, anche le vacanze diventano delle esperienze di formazione e scoperta, ne abbiamo parlato qui.

Ecco come ci siamo mossi dal nostro villaggio a Marsa Alam.

  • Snorkeling a Marsa Mubarak. La baia di Marsa Mubarak dista poco meno di un’ora da Marsa Alam, ed è il posto perfetto per fare snorkeling. Diversamente da quanto avviene normalmente nei villaggi di Marsa Alam, infatti, l’accesso al mare è diretto e non è necessario utilizzare un pontile. La barriera corallina si trova a pochissimi metri dalla riva, e anche i nuotatori meno pratici – oltre che i bambini, ovviamente! – potranno godere delle meraviglie marine presenti. Noi personalmente abbiamo trascorso qui il giorno di Natale, ed è stata una esperienza indimenticabile.
Viaggiando si impara - Egitto
  • Alla ricerca dei dugonghi ad Abu Dabbab. La spiaggia di Abu Dabbab, a circa 10 km da Marsa Alam, è un posto unico al mondo. Qui, con un po’ di fortuna, voi ed i vostri bambini potrete imbattervi in un animale unico: il dugongo. Chiamato anche “mucca di mare” perché erbivoro, il dugongo è un animale stranissimo, che in tutta sincerità non conoscevamo prima del nostro viaggio in Egitto. Simile ad un lamantino, il dugongo ha delle pinne che ricordano quelle del delfino, un muso non troppo diverso da quello del tricheco, ed una corporatura tozza che lo rende irresistibilmente simpatico. Dedicate del tempo allo snorkeling ad Abu Dabbab, e potreste fare questo speciale incontro sottomarino!
  • Escursione a cammello. E’ un classico, ma prima o poi va fatta: una passeggiata a dorso del cammello. Se i vostri bambini hanno già vissuto l’esperienza del giretto a cavallo, saranno sorpresi di vedere il mondo un po’ più dall’alto in groppa ad un cammello. Sarà per loro un buon momento per capire quanto è dura la vita nel deserto, e come la natura si è ingegnata per garantire la sopravvivenza degli esseri viventi. Spiegate ai vostri ragazzi come fa il cammello a resistere alla fame e alla siccità, e sfatate il mito secondo cui le sue gobbe sono delle enormi borracce!
  • Luxor: l’escursione mancata. Vista l’età di Lorenzo, non ce la siamo sentita di caricarlo per circa dieci ore in autobus tra andata e ritorno. Ma se i vostri bambini a scuola hanno già studiato qualcosa dell’antico Egitto, e ne sono rimasti affascinati, questo sforzo potrebbe valere la pena. La visita guidata a Luxor, con partenza da Marsa Alam, vi consentirà di ammirare la straordinaria e millenaria bellezza del museo a cielo aperto più grande del mondo. Il tempio di Karnak e la Valle dei Re vi aspettano!

Cosa ne pensate, anche voi siete il tipo di famiglia che normalmente si tiene lontano dai villaggi turistici? Avete anche voi delle strategie per combattere la monotonia del resort e trasformare la vostra vacanza in un’esperienza formativa per voi e per i bambini? Fateci sapere nei commenti!

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