“Solo Andata” #3: Impariamo una nuova lingua con i nostri bambini

Imparare una nuova lingua bambini

Partiremo tra quattro mesi per fare il giro del mondo, e lo faremo in formato famiglia, con bimbi al seguito. Abbiamo un biglietto per un viaggio di solo andata che ci porterà in Messico, poi da lì chissà, dove ci spingerà l’istinto e la voglia di scoprire cose nuove.

Ripetiamo una piccola doverosa premessa: “Solo Andata” è la sezione del blog che abbiamo dedicato al nostro viaggio, ed è qualcosa che assomiglia a un diario. Potrebbe essere in futuro un vero diario di viaggio; per ora è un taccuino in cui appuntare idee, sensazioni e programmi. Ed un modo per dare qualche risposta alle domande più comuni che riceviamo, in vista del lungo viaggio che abbiamo di fronte.

La domanda di oggi è la seguente.

Come farete con la lingua?

In realtà, quando ci viene posta questa domanda ricorrente, correggiamo il tiro: come faremo con le lingue, visto che i paesi che abbiamo in mente di visitare sono molti, e le lingue parlate senz’altro più di una.

La risposta è: stiamo studiando. E’ vero che – più o meno – ci destreggiamo con le lingue più comuni che si parlano in giro per il mondo, ma stiamo realmente studiando. E siccome partiamo in famiglia, anche lo studio di una nuova lingua viene svolto in forma allargata. Per ora ci stiamo concentrando sullo spagnolo, la lingua che con ogni certezza “affronteremo” nei primi mesi del nostro giro del mondo.

Studiarlo in famiglia significa che tutti e quattro noi – bambini inclusi – ci stiamo attrezzando per imparare qualcosa di spagnolo, o avanzare un pochino se sappiamo già qualcosina. Ognuno al suo ritmo. Noi grandi seguiamo qualche serie in spagnolo, e siamo tornati sui libri di grammatica come alle superiori – in commercio ce ne sono a palate, noi abbiamo scelto questo volume e ci sembra ben fatto. Con i più piccoli stiamo semplicemente procedendo con l’obiettivo principale di farli familiarizzare con una nuova lingua, in maniera graduale ma costante.

Imparare lo spagnolo con i bambini

Per aiutare i nostri bambini a familiarizzare con lo spagnolo, stiamo seguendo alcune strategie che secondo gli esperti possono dare buoni frutti. In tutta sincerità, non possiamo dire che stiamo crescendo dei cuccioli bilingue. Piuttosto, stiamo sperimentando un lento avvicinamento ad una nuova lingua, che speriamo possa dare i suoi frutti nei prossimi mesi. Per ora ci limitiamo ad osservare come va, ed è già bello così.

La carta vincente dei bambini

I bambini hanno una forma mentale diversa rispetto agli adulti, ed una realtà psichica differente. I più piccoli sono delle vere e proprie spugne, tanto che la loro mente nei primi anni di vita è definita “assorbente”. Sono capaci infatti di assorbire e far proprie tutte le informazioni a cui sono esposti in modo consapevole e inconsapevole, e di captare gli stimoli che l’ambiente circostante offre loro.

Questo suggestivo meccanismo si applica anche al linguaggio: se il bambino è esposto fin dai primi mesi di vita a due o più lingue, sarà poi in grado di comprenderle e parlarle entrambe. Questa è una cosa importante che i genitori devono tenere a mente: esporre il più possibile i bambini ad una nuova lingua è tutt’altro che inutile. I bambini passano per una prima fase di interiorizzazione, per poi esplodere con la produzione.

A noi adulti non ci resta che seminare, seminare e seminare fiduciosi, perché i frutti prima o poi arriveranno. Nel nostro caso, li stiamo facendo familiarizzare con una lingua perché siamo certi che le loro menti assorbenti la interiorizzeranno – molto meglio di noi! – sul posto.

Imparare divertendosi

E’ quasi superfluo scriverlo: le cose che si fanno con piacere, ci vengono meglio e riusciamo a ricordarle nel tempo. Una lingua imparata divertendosi, è senz’altro più piacevole di una lingua studiata sudando sui libri. Per questo abbiamo escogitato alcuni modi per far imparare lo spagnolo ai bambini con un pizzico di divertimento.

Ad esempio, facciamo leva sulle loro grandi passioni: le storie ed i cartoni animati. Ci siamo procurati alcuni libretti di storie che i bimbi già conoscono, e le leggiamo in spagnolo, in modo che possano divertirsi a scovare le traduzioni di concetti e parole per loro già familiari. Ancora, concediamo qualche minuto di bonus sulla visione dei cartoni animati in tv, a patto che la visione avvenga in spagnolo. La maggior parte delle volte la proposta viene accettata di buon grado, ed ecco che si può familiarizzare con lo spagnolo divertendosi davanti ai Puffi o a qualche altra diavoleria animata.

A volte capita di fare una sfida a chi memorizza più parole in spagnolo. Sfida a cui – ahinoi! – noi grandi perdiamo quasi sempre senza dignità. Ci siamo procurati due diversi dizionari plurilingue illustrati. Si tratta di libri in cui concetti e parole, raggruppati per argomento o affinità, sono illustrati, e sotto ad ogni disegno viene riportata ogni singola parola in italiano e nella lingua straniera.

dizionario plurilungue illustrato

Ne abbiamo due, dicevamo. Il primo è un bel librone con migliaia e migliaia di parole, anche super tecniche, di ogni argomento più disparato, ed illustrazioni semplicemente magnifiche. Si tratta in realtà di un dizionario tedesco, ma le parole sono riportate anche in italiano, spagnolo ed inglese. Il secondo dizionario plurilingue illustrato è invece molto più pratico, con meno parole, ma molto agile. Questo secondo libro è perfetto per le nostre sfide. E quindi una sera si affrontano i colori, un altro le verdure, un altro ancora gli indumenti e così via.

Mettersi in gioco come genitori

Non c’è cosa più bella che giocare con i propri figli e ritornare bambini con loro. Per rafforzare l’interesse e l’apprendimento di una nuova lingua, ci divertiamo con loro immergendoci nel gioco simbolico – il “far finta” – tutto rigorosamente in spagnolo.

In buona sostanza, affinché possano pian piano imparare, parliamo in spagnolo ai bambini, così che a loro volta siano stimolati a farlo. Ci divertiamo e ci piace catapultarci direttamente nei mercati messicani, oppure diventiamo baristi, albergatori o camerieri, per stimolare in loro quanto più possibile l’interesse a questa lingua. Se sbagliano qualcosa, nessun problema, ci mancherebbe. Non correggiamo mai i bambini che si buttano in questa divertente impresa, ma ci limitiamo a ripetere loro quello che intendevano dire. E’ utile aiutarsi con gli oggetti, perché la loro comprensione avviene prima di tutto a livello visivo.

Parola d’ordine: costanza

E’ l’aspetto più complesso, eppure il più importante: bisogna avere perseveranza. Fare poco, ma farlo tutti i giorni. Per far imparare una nuova lingua straniera ai bambini, occorre procedere con calma, e costanza, tantissima costanza. Ci sembra perfettamente inutile bombardarli senza sosta, o insistere se sono stanchi o concentrati su altro. Ma tentiamo, ogni giorno, di buttare qualche semino, fare qualche rapido scambio in spagnolo, chiedere di aiutarci a ricordare qualche parola, o sbirciare il dizionario illustrato.

In questo modo creiamo una abitudine all’ascolto, che li aiuta senz’altro a familiarizzare con la lingua, anche se a piccoli passi. Del resto, come dice il saggio, un viaggio di mille miglia, comincia sempre con il primo passo.

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